Lettere di compliance per l'aggiornamento della rendita catastale post-intervento: le indicazioni sull'Atto di indirizzo 2025-2027 del MEF
L’Agenzia delle Entrate ha avviato controlli a tappeto sugli immobili riqualificati dal 2019 in poi con Superbonus, Ecobonus, Bonus Casa e Sisma bonus. Nel mirino non solo chi ha usufruito del famigerato 110, ma tutti coloro che hanno ottenuto agevolazioni fiscali (50%, 65%) senza aggiornare la rendita catastale. Chi non ha presentato la variazione entro 30 giorni dalla fine lavori rischia accertamenti e multe salate.
04 Febbraio 2025

Obbligo di aggiornamento catastale: le disposizioni normative
I commi 86 e 87 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023) confermano l’obbligo per l’Agenzia delle Entrate di verificare la presentazione delle dichiarazioni di variazione catastale per le unità immobiliari interessate da interventi Superbonus. In particolare:
Comma 86: L’Agenzia deve accertare, sulla base di liste selettive elaborate con moderne tecnologie, la presentazione della dichiarazione prevista dal DM n. 701/1994. Tale verifica tiene conto degli effetti degli interventi sulla rendita catastale iscritta negli atti.
Comma 87: Nei casi in cui non risulti presentata la dichiarazione di aggiornamento catastale, l’Agenzia delle Entrate può inviare ai contribuenti lettere di compliance per sollecitare l’adempimento spontaneo, come previsto dalla Legge di Stabilità 2015 (Legge n. 190/2014).
Incremento del valore immobiliare e rendita catastale
Gli interventi incentivati dal Superbonus possono influire positivamente sia sul valore di mercato delle unità immobiliari che sulla loro capacità di reddito, con possibili ripercussioni sulla rendita catastale. Ai sensi dell’articolo 20 del Regio Decreto-Legge n. 652/1939, i proprietari sono obbligati a dichiarare entro 30 giorni eventuali variazioni dello stato degli immobili, comprese modifiche alla consistenza, categoria o classe catastale. Secondo la prassi consolidata (circolare n. 10/2005), è sempre necessario aggiornare la rendita catastale quando gli interventi comportano un incremento del valore immobiliare o della redditività superiore al 15%.
Cosa prevede il Fisco?
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha chiarito che:
Saranno inviate lettere di compliance per sollecitare chi non ha dichiarato le variazioni catastali.
Partiranno accertamenti diretti con sanzioni automatiche per chi non regolarizza la propria posizione.
Verranno usate nuove tecnologie e banche dati incrociate per individuare gli immobili non aggiornati.
Il termine per contestare le violazioni va fino al 31 dicembre 2025 per lavori eseguiti dal 2019 in poi.
Chi deve mettersi in regola?
Tutti coloro che hanno effettuato interventi edilizi che modificano il classamento dell’immobile. In particolare:
Superbonus e Sisma bonus: sempre obbligatorio l’aggiornamento catastale.
Ecobonus: obbligatorio in molti casi, soprattutto se si è usufruito della detrazione del 50% o 65% (sostituzione caldaia, infissi, installazione impianto fotovoltaico, cappotto termico)
Come evitare le sanzioni?
Se la dichiarazione catastale è stata omessa, è possibile regolarizzare la posizione prima di un accertamento tramite ravvedimento operoso. La procedura DOCFA calcola automaticamente le sanzioni ridotte in base al ritardo.
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